Ladakh, spiritualità e paesaggi lunari
Un percorso fra paesaggi di bellezza struggente, a volte dolcissimi e a volte quasi ostili, tetti d’oro e mulini ad acqua, danze in maschera che rappresentano l’interminabile lotta tra dèi e demoni, bandierine multicolori che affidano al vento le preghiere degli uomini, perché fra le montagne della grande Himalaya la fede assume i colori della festa.
IL VIAGGIO
Durata 8 giorni / 7 notti
1° giorno: DELHI / LEH
Assistenza in aeroporto a Delhi e imbarco sul volo per Leh, che offre spettacolari visioni dell’Himalaya: su un lato le vette lontane del K2, del Nanga Parbat e del Gasherbrum, sull’altro lato, vicinissimo, il massiccio del Nin Kun.
All’arrivo a Leh incontro con la guida e trasferimento in hotel. Leh, incorniciata da montagne e ghiacciai, si distende fra campi d’orzo coltivati con metodi arcaici ed è la più alta stazione meteorologica dell’Asia.
Il resto della giornata è libero per acclimatarsi all’altitudine (3.520 m.).
Pensione completa.
2° giorno: LEH
Attraversando il ponte sul fiume Indo si raggiunge il villaggio di Stok, dove sorge lo Stok Palace, una fortezza medioevale in parte adibita a museo e in parte residenza della regina madre e del principe del Ladakh. Visita del settore museale che ospita una ricca collezione di costumi, gioielli, ornamenti e dipinti della famiglia reale.
Dopo una passeggiata lungo le strette viuzze del villaggio per ammirarne la rustica bellezza si prosegue per Choklamsar dove si visita la scuola dei bambini tibetani, e poi ancora il villaggio di Saboo prima del rientro a Leh.
Pensione completa.
3° giorno: LEH / ALCHI / ULETOPKO
Partenza al mattino per Uletopko. La strada lungo il fiume Indo attraverso un paesaggio lunare mozzafiato porta a Basgo, antica sede di un potente ramo della famiglia reale Namgyal. Il Basgo Gompa si trova nella parte alta del villaggio tra pinnacoli erosi dal tempo. I templi del sito custodiscono una statua di Maitreya (Buddha del futuro) e interessanti affreschi. Nelle vicinanze del gompa si trovano le rovine della cittadella e i resti del palazzo costruito nel XVI secolo quando Basgo era una delle capitali del Ladakh inferiore.
Proseguimento per il monastero di Alchi sulla riva del fiume Indo, l’unico a non essere posizionato su un’altura. Il complesso monastico costituito da sei templi principali disposti intorno ad un grande “chorten” (monumento votivo) conserva un grande patrimonio artistico di pittura e scultura, dove si possono individuare influenze esterne kashmir, hindu, cinesi e persiane. Attualmente Alchi non è più un centro religioso attivo, ma solo patrimonio culturale.
Arrivo a Uleytopko e sistemazione in campo tendato a 3000 m.
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4° giorno: ULETOPKO (LAMAYURU)
Giornata dedicata alla visita di Lamayuru, che si raggiunge percorrendo una strada fra ripide pareti rocciose e costeggiando il fiume Zanskar.
“La città dei lama” è il più antico centro religioso del Ladakh, in origine dedicato al culto animista Bon, prima dell’avvento del buddismo. Situato su un promontorio di aspre rocce di colori e tonalità diversi, spaccate da enormi fenditure, domina il villaggio e la valle che, con le chiazze verdi di alberi e coltivazioni, contrasta e stempera la severità del paesaggio.
L'attuale monastero, lo Yungdrung Gompa, si erge sulla sommità del centro abitato ed ospita una comunità di circa 150 monaci. La struttura originale era composta da cinque edifici dei quali oggi ne rimane solamente uno. Bellissimi affreschi e statue del Buddha impreziosiscono gli spazi interni ed esterni, oltre a una piccola grotta che, secondo la leggenda, è stata luogo di meditazione del mistico saggio Naropa vissuto nel XI secolo.
Pranzo presso il monastero e rientro nel pomeriggio a Uletopko, visitando il villaggio di Wanla lungo il percorso.
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5° giorno: ULETOPKO / LIKIR / LEH
Partenza per Leh, sostando lungo il percorso al monastero di Likir, uno dei più antichi e belli della regione, in posizione spettacolare. L’edificio originale del XV secolo andò distrutto da un incendio e poi ricostruito nel XVIII secolo e dedicato all’ordine monastico gelupka (berretto giallo), attualmente con a capo il fratello minore del Dalai Lama.
Pernottamento a Leh.
Pensione completa.
6° giorno: LEH (THIKSEY e HEMIS)
Al mattino si raggiunge il monastero di Thiksey, sulla destra del fiume Indo, architettonicamente impressionante con i suoi dodici piani e aggrappato al fianco di un dirupo sovrastante il fiume. Al suo interno si trovano ben dieci templi con numerosi affreschi, pitture, statue e “thankas” di tipo astrologico-religioso in cui si coglie il legame tra la religione buddista e il culto animista “bon” che la precedette.
In seguito visita di Hemis, il più importante complesso monastico del Ladakh, del 1600, che ospita numerosi monaci della setta “berretto rosso”. La costruzione a tre piani possiede ampie balconate in legno intarsiato e dipinto a vivaci colori. Il monastero è arricchito da preziosi “tankhas”, i dipinti a soggetto religioso, ed è noto soprattutto per la festa annuale durante la quale i monaci, con danze rituali in maschera, rievocano la nascita del primo “Rimpoche” e l’avvento del buddismo in Ladakh.
Pernottamento a Leh.
Pensione completa.
7° giorno: LEH / DELHI
Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto e volo per Delhi.
All’arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel.
Pomeriggio dedicato alla visita della “nuova” Delhi. La città, pianificata dagli inglesi a celebrazione del loro impero coloniale, si presenta con grandi spazi, maestosi edifici neoclassici come il Sansad Bhawan che ospita il parlamento e il Rashtrapati Bhawan ex residenza del viceré e oggi palazzo presidenziale, l’imponente India Gate e grandi strade alberate dove scorre senza posa un traffico congestionato. Si visitano anche il mausoleo dell’imperatore Humayum in stile indo-persiano che precorre l’architettura del Taj Mahal ed il complesso di templi, colonnati e minareti di Qutub in stile indoislamico, la cui costruzione iniziale risale al XII secolo.
Pernottamento e prima colazione.
8° giorno – DELHI (partenza)
Prima colazione in hotel e trasferimento in aeroporto.